L'ISTRICE |
Caratteristiche generali
Questo
animale protetto, in Italia
abbastanza raro e del tutto inesistente al nord, è
largamente presente a Torre Doganiera, ed anche se
reca qualche danno gli siamo molto
affezionati. E' abbastanza facile poterlo incontrare nelle calde sere
di estate con la sua andatura goffa e dondolante, e l'emozione
si rinnuova ogni volta. Anche se le
descrizioni classiche lo danno come un animale
pacifico, che ama vivere in solitudine e trascorrere
la giornata nelle gallerie scavate nel terreno, noi
lo abbiamo visto più volte anche in coppia. Di
notte esce alla ricerca di cibo, cioè di radici,
frutti, cortecce d'alberi e foglie. Grazie ai denti
si impossessa del cibo e si nutre trattenendo il
cibo tra le zampe. |

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La serie di impronte che
lascia un istrice sopra un terreno bagnato

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L'istrice crestata è
caratterizzata da un corpo tozzo, testa grossa
terminante con muso arrotondato e da aculei molto
sviluppati. Misura circa 60 centimetri di lunghezza
compresi i 10 della coda. L'altezza arriva a 25
centimetri. Il labbro superiore risulta ornato da
baffi neri e lucidi. Sulla testa e lungo il dorso si
estende una criniera erettile, formata da lunghe
setole biancastre. La restante parte superiore del
corpo appare coperta da aculei aguzzi, molto lunghi
sul dorso. Questi aculei, ornati da anelli bianchi e
neri, risultano impiantati unicamente nella pelle:
questo è infatti il motivo per cui si staccano con
facilità. Gli aculei, lunghi in genere fino a
50 centimetri, sulla coda raggiungono i 5 centimetri
e presentano una forma tronca. |
Grazie alla presenza di
un muscolo robusto che produce contrazioni
energiche, tutti gli aculei possono essere eretti o
abbassati verso l'indietro. La parte inferiore del
corpo presenta un pelame di colore bruno scuro.
Le zampe sono caratterizzate da cuscinetti
carnosi. Durante l'inverno rimane per lo più
nella tana, dove dorme, senza peraltro essere in
letargo. L'odorato è il senso più sviluppato,
vista e udito sono invece deboli. La
riproduzione ha luogo in primavera. Dopo 60-70
giorni dall'accoppiamento la femmina partorisce
nella tana da 2 a 4 piccoli, i quali nascono con gli
occhi aperti e il corpo ricoperto di aculei corti e
molli, che si induriscono con il tempo. |
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nota: come già detto,
l'strice
di notte esce alla ricerca di cibo, cioè di radici, frutti,
cortecce d'alberi e foglie. Purtroppo il traffico crescente
miete molte vittime tra gli animali selvatici, ed è frequente
incontrare ai bordi delle strade animali uccisi dalle auto,
quasi sempre in maniera del tutto involontaria ed inevitabile
da parte dell'automobilista; sarebbe auspicabile che i tecnici
ed i responsabili della viabilità prevedessero degli
attraversamenti sotto la sede stradale, almeno nei punti a
più alta densità animale. Le foto 2, 3 e 4 ritraggono un
bellissimo esemplare di istrice crestato ucciso da un auto nei
pressi della Loc. La Speranza, Colle Val d'Elsa, ma non
sfigurato; si può notare la posizione degli aculei, tipica
dell'animale in atteggiamento rilassato; impressionante la
foggia dell'orecchio, per la sua rassomiglianza a quello
umano. |
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Ecco di seguito una piccola galleria di immagini riprese all'infrarosso, cioè
nell'oscurità più assoluta,di una femmina di istrice con il suo
piccolo che brucano tranquillamente, solo minimamente incuriosite da
quei minimi rumori che le apparecchiature di ripresa generano durante il
loro funzionamento (foto di Roberto Fortini)
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